Cosa impariamo dal fenomeno Montemagno

Chiunque abbia un computer, una connessione Internet e un profilo Facebook sa di chi stiamo parlando. Marco Montemagno ha letteralmente conquistato il web nel Belpaese con le sue pillole video.

Non solo ha dato una svolta epocale alla sua carriera da ex giornalista, ha soprattutto dimostrando che con strategia e costanza è possibile raggiungere risultati incredibili. In termini di notorietà, interazioni e conversioni - come da tradizionale funnel di marketing.

Ci sono diverse lezioni che ci portiamo a casa dal fenomeno Montemagno.

La prima lezione è il valore della costanza. Montemagno ha realizzato un video al giorno per anni, rallentando un pochino negli ultimi tempi per diversificare la sua offerta con le interviste. Ha pensato, scritto, girato e montato video con costanza, senza mai mollare, consapevole che dopo pochi mesi la valvola della viralità sarebbe esplosa e il suo nome sarebbe divenuto noto ai più.

La seconda lezione è l’importanza della strategia. Montemagno ha sfruttato il valore del video, formato dominante sui social media, e ha saputo distribuire i suoi contenuti sulla piattaforma che gli avrebbe offerto l’affare migliore a livello pubblicitario. Parliamo di Facebook, canale dove Montemagno ha costruito la sua fortuna, raggiungendo milioni di persone con alcune migliaia di euro di investimento in advertising.

La terza lezione è il ruolo del targeting. Montemagno ha volutamente scelto di rivolgersi a una platea generalista, e non agli addetti ai lavori, con contenuti video in cui analizzando fenomeni e casi di studio popolari è riuscito a divulgare temi digitali spesso sconosciuti alle masse. Rimasto fedele alla sua linea, ha saputo produrre contenuti rilevanti per un’audience specifica, che lo ha iniziato a seguire fino a divenirne principale sostenitore.

Costanza, strategia, targeting. Le lezioni che portiamo a casa dai video di Montemagno sono le stesse che possiamo applicare alla realizzazione dei Video CV.

Con la costanza bisogna continuare a investire nella propria promozione personale, anche quando si ricevono i primi “no”, senza mai mollare.

Con la strategia si valuta cosa raccontare di se stessi, tra le tante informazioni disponibili, all’interno dei pochi minuti a disposizione.

Con il targeting si capisce a chi ci si sta rivolgendo, ovvero chi sono i capi o recruiter che vedranno il contenuto video, raffinando dunque il contenuto sulla base delle persone che lo vedranno.

Le regole della comunicazione sono sempre le stesse. Basta applicarle.

© Speechannel . All Rights Reserved.